A metà del 2011 ho perso mia moglie per un tumore allo stomaco.

Ho sentito di aver concluso la mia vita, di averne perso il significato.

Certi "amici" mi hanno considerato un appestato e sono rimasto disperatamente solo.

Ho letto alcune pubblicazioni sul lutto e, nell'appendice di uno di queste, ho trovato nome e indirizzo di gruppi di auto mutuo aiuto sul territorio nazionale.

Sono entrato nel gruppo il 22 settembre del 2011.

Mi trovo bene, ho trovato amicizia e solidarietà. Il dolore condiviso fa si che ci sia sempre rispetto per le situazioni altrui.

Per me l'incontro settimanale è quindi diventato un appuntamento atteso.

Il raccontarsi reciproco tende a sciogliere l'angoscia e a fine riunione lo stato psicologico dei partecipanti è migliorato.

Non è una terapia che porta a guarigione, le perdite sono irrecuperabili e drammatiche, però ci si ricorda che non siamo i soli a viverle e qualche esperienza analoga alla nostra può aiutarci ad attraversare i momenti peggiori sapendo di essere compresi.