Il grandissimo dolore causato dalla morte della mia giovane compagna (a causa di un carcinoma), mi ha portato, tra varie strade, a cercare un confronto e un conforto con persone che avessero subito una perdita tanto dolorosa e sconvolgente.
Poco dopo la sua morte ho cercato il contatto e la comunicazione con persone che potessero capire il mio stato.
Con l’aiuto di internet ho cercato associazioni di auto mutuo aiuto nella mia città.
Ho trovato “Insieme continuiamo” e mi sono messo subito in contatto con loro.
Per un anno circa ho frequentato quasi tutti gli incontri settimanali del gruppo, ora – a quasi 21 mesi dalla sua scomparsa - continuo a partecipare agli incontri, seppure con meno assiduità.
Anche se quello che è successo alla nostra vita è irrimediabile, conoscere persone diverse, con perdite diverse, è stato un piccolo e importante sollievo; un ridotto sfogo necessario.
Le cause della scomparsa della persona amata sono, naturalmente, diverse; ho comunque incontrato persone che hanno subito la perdita a causa del cancro: in questo caso ho potuto condividere gli orrori della malattia, o, forse, li ho parzialmente esorcizzati.
In tutti casi non si tratta, per me, di “mal comune mezzo gaudio” ma di trovare persone che possono, anche solo parzialmente, condividere e capire il vuoto, le ombre e le lacrime portate dalla disgrazia.
Questi gruppi offrono un terreno neutrale nel quale portare il nostro dolore, perché i famigliari rimasti e gli amici, anche i migliori, per vari motivi non possono sempre sostenere il nostro “lamento”.
Durante questa esperienza sono riuscito ad instaurare legami e amicizie, più o meno profondi, che mi hanno aiutato e mi aiutano a trovare qualche luce nel buio.