Ho perso mio marito per un tumore al cervello.
Questa tragedia mi ha devastata, scioccata, traumatizzata.
Quando sono apparsi i primi sintomi non riuscivo a capire cosa stava accadendo, nemmeno i medici lo avevano capito.
Per un mese e mezzo è stato curato per “depressione” senza che venissero fatti accertamenti, analisi cliniche.
Dopo un altro mese di ricoveri da un ospedale psichiatrico all’altro finalmente i medici si sono decisi a fargli una tac con contrasto e successivamente una risonanza magnetica. La diagnosi è stata terribile: glioma cerebrale ad alta malignità. Un tumore inoperabile e incurabile.
Non l’avevo mai sentito prima… Mi hanno detto “ha pochi mesi di vita”. E’ stato davvero inaccettabile.
Dalla diagnosi alla morte è passato un mese e mezzo. Mio marito ha perso in pochissimo tempo tutte le sue funzioni vitali, giorno per giorno.
Ho provato un dolore devastante e mi sentivo impotente, di non poterlo aiutare. Ciò rendeva ancora più acuta la mia sofferenza.
In pratica ho smesso di vivere. Gli sono stata accanto per tutto il tempo in cui ha vissuto. Mi sono fatta forza perché lui aveva bisogno di me.
Poi è morto e tutto mi è sembrato inutile. Tutta la nostra vita mi è passata davanti e ho pensato che da sola non sarei riuscita ad andare avanti.
Purtroppo devo ancora combattere a causa della burocrazia che mi insegue e perché ho un figlio disabile che ha bisogno della mia presenza forte e costante.
Ho conosciuto il gruppo Ama “Insieme Continuiamo” grazie ad un educatore che segue mio figlio.
Parlando con lui e confidandogli il mio stato d’animo mi ha consigliato di contattare la referente del gruppo e così sono iniziati gli incontri.
Ho trovato un gruppo di persone che come me avevano perso persone care e che condividevano insieme il loro dolore.
Aiuta molto sapere che non si è soli in questa crudele realtà di vita quotidiana.
La morte è una realtà, ma nessuno di noi è pronto ad affrontarla quando arriva.
Sono passati 22 mesi e mezzo dalla morte di mio marito e continuo a frequentare il gruppo. Mi fa bene, ci vado sempre molto volentieri.
I miei compagni mi aiutano a risollevare il morale e penso anch’io di dare a loro qualcosa.